lunedì 14 gennaio 2013

"All'insegna del Cinema"

L'altra volta mi ero dedicata alla musica. Quella di oggi è stata una giornata spontaneamente dedicata al cinema.

Ho passato una strana, bella, ma stancante (pare assurdo stancarsi senza fare nulla!) giornata.
Consideriamo che ieri mi sono messa a letto alle 5 del mattino, e che, per una sorta di desiderio-ansia, mi sono svegliata "naturalmente" alle 11. Sì, perché ieri pomeriggio avevo visto che a quell'ora, su Iris, davano "The Insider" con Al Pacino. E in un'intervista che ho visto recentemente Bradley Cooper parlava di una scena di quel film, e mi ero tanto incuriosita che volevo approfittare per vederlo. L'avrei comunque visto: il cast era più che convincente.
Dunque alle 11 ero pronta sul mio 'solito' nuovo divano ed in tv: Maratona Al Pacino: "Dog Day Afternoon", "Scarface", "The Recruit", "Insomnia". Non c'era traccia di "The Insider". Ma ne è valsa comunque la pena. Già avevo visto molte volte quei film, ed oggi l'ho rifatto (ad eccezione dell'ultimo, perché mi è venuto un gran mal di testa!). E allora ho avuto un po' di pensieri. Mi piace avere pensieri, occasioni per riflettere. Ed erano tanti pensieri, precisi e decisi, ma allo stesso tempo disordinati. Disordinati perché d'impeto, mi rendevano frenetica, come se avessi una febbre "positiva". Il danno è che penso molto piacevolmente, ma quando cerco di mettere "nero su bianco", perché "verba volant" mentre "scripta manent",non riesco a scriverli come vorrei. Si prendono gioco di me. E si divertono pure!

Pensavo.
Come si può scegliere tra Al Pacino e Robert De Niro?
Ci penso spesso. Ogni qualvolta mi capita di vedere un loro lavoro, o un loro intervista. E non ditemi che sono l'unica a chiederselo, perché giuro che non ci crederei neanche fosse Dio a dirmelo.
Puoi scegliere tra Robert De Niro e Sean Penn, o tra Al Pacino e Dustin Hoffman. La scelta sarebbe più facile, anche se difficile (Scusate il gioco di parole!).
De Niro e Pacino sono colleghi, amici, ma anche due grandi in competizione per forza di cose. E io concludo che al confronto non c'è vincitore. Non ci può essere un solo vincitore. Sono due di quelli che vincono tutti i confronti contro tutti, ma tra loro si annullano, perché sono davvero due miti. E una cosa voglio dirla. Verrò fucilata per questo. E comunque, quello che sto per dire dovrebbe essere contestualizzato. Non ci sono "EREDI" per questi due grandi. Ma se proprio dovessi vedere negli occhi di qualche nuovo attore la loro carriera, questo sarebbe Colin Farrell. Ma non perché io oggi abbia rivisto "The Recruit", né tantomeno perché Colin sia uno dei miei preferiti. Perché tra i miei preferiti ci sono anche Gyllenhaal e Cooper, ma non mi permetterei mai di accostarli a De Niro e Pacino. Colin, come loro, e come tanti altri, ritengo sia un bravo attore, sul serio, ma forse in questo caso, in questo contesto ha qualche merito in più. E' l'unico che, personalmente (e potrei ovviamente sbagliarmi, è solo il mio pensiero, quindi niente di che), potrei accostare a loro. Anche se, ovviamente, un successo come "Scarface" vince il confronto (per accoglienza,e per trattazione della tematica) con qualsiasi altro film di successo in cui ha recitato Colin. Quindi comunque mi rendo conto che si debba volare ancora molto bassi. 
Poi lasciamo stare che Colin è quello che è (evvai, è uscita anche qui la Teen-ager che c'è in me! ahahah) e può tranquillamente essere oggetto dei miei più 'segreti' (dai, chiamiamoli così, mi auto-censuro) pensieri.
Tornando a noi: anzi no. Oggi non sono stata molto dispersiva. Sono riuscita a parlare di una sola cosa (eccetto la breve parentesi Farrelliana), senza strani contorcimenti. Dunque: non torniamo a noi, ma andiamo avanti.

Cosa odio nel mondo del cinema? Due cose sopra ogni altra:
a)La traduzione dei titoli. Come può un titolo come "Silver Linings Playbook" tradursi in "Il Lato Positivo"? Ed ho citato solo il primo che mi è venuto in mente, sennò qua si facevano morti e feriti (e non andrei manco a dormire, che sono già stanchissima).
b)Quando la tv propone film (qualsiasi film, dal più sgradevole, di basso budjet, al più famoso, con incassi inimmaginabili) alla cui fine, ovvero quando cominciano i titoli di coda, stacca immediatamente sulla pubblicità. HAI AMMAZZATO UN FILM, PER LA MISERIA, SE OMETTI I TITOLI DI CODA! QUELLI SONO L'ANIMA E LO SCHELETRO CHE REGGE UN FILM, DI SUCCESSO O MENO!

Ah, e odio, ma questa è una cosa personale, quando guardo un film sola soletta, ed entra nella camera qualcuno della mia famiglia proprio nei momenti clou (scene di nudo o gente che parla apertamente di sesso trasgressivo). Sarò sicuramente piena di tabù io, per carità, ma lo trovo imbarazzante.

Detto ciò concludo con un'ultima nota: LE DOMANDE CHE MI PIACEREBBE RIVOLGERE A GRANDI MITI DEL CINEMA:
-Il film preferito tra i 'suoi'
-Il miglior film della sua gioventù
-Il miglior film degli ultimi 10 anni e l'attore/attrice più promettente



Scherzetto!
In realtà sarà questa l'ultima cosa che leggerete in questo post. 
Colin è davvero tanta roba.
Mi andava di ripetermi.
Baibai.

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