martedì 26 novembre 2013

Nel ricordo del mese di Novembre



Guy Denning - Das Heilige Wort

 

Il mio cuore è vivo.
Il mio cuore è clinicamente vivo.
Il mio cuore è soltanto clinicamente vivo.





Katerina Ganchak - More Then


Io non provo niente quando lui mi bacia.
Io non provo niente quando lui, perfetto sconosciuto, mi bacia.
Io non provo niente quando lui, tutto ciò che ho sempre desiderato avere, mi bacia.
Io non provo niente. 
Neanche qualcosa che, proprio per questo, possa lontanamente avvicinarsi all'idea di 'quotidianità'.




Zdzislaw Beksinski - Prendimi la pelle di un tempo


Non posso chiedere abbracci.
Non posso pretendere lunghi abbracci.
Perché gli abbracci lunghi sono intimi, impegnativi.
Non posso violarmi così.
Non posso prendermi gioco di me stessa così indisturbatamente.
L'abbraccio di chiunque per la mancanza di qualcuno.





Joseph Lorusso - Lovers & Lautrec

Nel ricordo del mese di Novembre.
Forse non voglio che passi.

giovedì 21 novembre 2013

Oggi è il giorno dopo

Andre Kohn

E tu, ogni volta che ti vedo...ed il giorno dopo il dubbio. Oggi...
Oggi è il giorno dopo, il dubbio diventa una certezza.
Mi sbaglierò per certo. 

lunedì 4 novembre 2013

E' che mi dà calore quando tutto intorno è freddo.

Victor Nizovtsev - Parco a Saint Petersburg

E' che mi dà calore quando tutto intorno è freddo.

Per molti Amedeo Minghi è l'ultimo dei cantautori, perché scrive canzoni dalle rime facili, banali forse. Ma cosa ben peggiore: non piace perché considerato triste, o da vecchi.
In passato mi hanno fatto vergognare di questa cosa, ma io lo ascolto, e non me ne vergogno più: sarà una passione materna tramandatami da piccola, quando già mi emozionavo con Decenni, forse ero una malinconica conservatrice già allora.
Per me è un poeta d'amore. Riesce a trasmettermi l'amore che lui ha provato, e se non l'ha provato realmente, si è immedesimato benissimo nella parte. E', secondo me, un uomo pieno d'amore.
E poi volente o nolente, le sue canzoni hanno fatto parte di alcuni avvenimenti molto importanti della mia vita. 
1950, l'ascoltai in estate, prima, quando desideravo la mia università; e il primo giorno di corsi (ricordo ancora: Lunedì 12 Ottobre 2009, dalle 10:30 alle 12:30, Cioffi, educazione per i beni culturali, aula D2), poi, quasi fosse un rito: l'ho ascoltata in funicolare, e come una stupida mi emozionai davanti a tutti. Mi avranno preso per una poveraccia triste; ma in realtà ero felicissima, impaurita, ma molto felice.

Dal conservatorio all'università

E poi: Le Verdi Cattedrali della Memoria. Soprattutto quelle mi danno il calore nei periodi freddi. Le sue canzoni le ascolto spesso tra Novembre e Dicembre proprio perché mi immagino a camminare da sola nella città che amo, fermandomi davanti la chiesa di Santa Chiara, bella, misteriosa, tenebrosa, e rilucente come una Notre Dame napoletana. Mi immagino lì, verso il 20 dicembre, ferma, a guardare quella meraviglia notturna. E poi c'è qualcuno, un perfetto estraneo, che senza dire neanche una parola, decide di condividere con me quella gioia.

Louis Jacques Mandé Daguerre - The Ruins of Holyrood Chapel 

E poi volò una stella, e noi ci innamorammo ormai scoperti al cielo.
Fu una cattedrale, sai?
E furono mattoni, memoria dell'amore.
Alzammo cattedrali noi.

E ancora: Due passi.


Leonid Afremov

Facciamo vuoi? Due passi ancora tra noi.
Ora mi mancherai, spero così avverrà, se non posso più averti qui.
...Mio breve passo da qua fin là...
Ora almeno mi mancherai, spero così di te, spero mi mancherai, come io ti mancherò.