mercoledì 19 febbraio 2014

...ma poi torno autosufficiente!



L'anima vola. Le basta solo un po' d'aria nuova. Non mi comprare niente, sorriderò se ti accorgi di me fra la gente. Un bacio è come il vento quando arriva piano, però muove tutto quanto. E un'anima forte, che sa stare sola, quando ti cerca è soltanto perché lei ti vuole ancora. E se ti cerca è soltanto perché l'anima osa. E' lei che si perde, poi si ritrova. E come balla, quando si accorge che sei lì a guardarla. 

Mi manca. Mi manca qualcosa. Mi manca la sofferenza. Mi manca il sangue caldo che scorre dentro. Mi manca il desiderio, quello puro, quello contro tutto e tutti; mi manca quel desiderio incondizionato e cieco, il desiderio di qualcosa, il desiderio di qualcuno. Il desiderio di avere qualcosa con qualcuno. Mi manca la quotidianità. Mi mancano le cose dette, ma soprattutto quelle non dette. Mi mancano alcuni sguardi, quelli imbarazzantemente lunghi fuori ma troppo brevi dentro, quelli troppo brevi fuori, ma imbarazzantemente lunghi dentro. Mi manca il timore, quello di essere scoperta. Mi manca quel timore genuino di mostrarmi come un libro aperto, e di non riuscire a nascondere le mie sensazioni, le mie emozioni. Mi mancano soprattutto loro, le emozioni. Mi manca l'istinto. Odio ragionare. Pagherei qualsiasi somma per smettere di pensare almeno per un giorno; pagherei per dare libero sfogo a quell'istinto senza poi pentirmi a causa delle probabili conseguenze. Mi manca la voglia involontaria di toccare e sfiorare e condividere. Mi manca quella paura di perdere, e quindi il coraggio di agire, di osare. Mi manca trovare una stupida scusa per accarezzarti, chiederti delle tue unghie, delle tue mani pur di tenerle tra le mie. Mi manca l'ansia, quella stessa ansia che mi verrebbe se io cercassi una scusa, una tra le più stupide e palesi, per potermi avvicinare a te. Mi manca quella possibilità di sfruttare una canzone per esserti complice, venirti vicino, ballarti intorno, ammiccandoti. Mi manca il modo in cui tu mi guarderesti: un modo del tutto nuovo, come non mi hai mai guardata prima. Ti accorgeresti di me e neanche te ne renderesti conto. Cominceresti a pensare che poi tanto male non sono. E dopo un po' mi guarderesti con desiderio. Cominceresti a trovare scuse per starmi vicno. Avresti paura di essere scoperto e non essere ricambiato. E mi manca l'attesa, che alimenterebbe tutte le mie paure; accrescerebbe tutti i miei desideri. E le azioni incontrollate, le mie azioni incontrollate. Anche quelle mi mancano.


Col senno di poi.

Ci sono giorni che entro in crisi. Ma poi mi calmo, e torno autosufficiente, purtroppo. :)