mercoledì 22 maggio 2013

E mo' spiegami questo Freud!



Come in un passato non del tutto dimenticato. Una strada, un prato, una folla. Ricordo il verde ed il grigio, gli unici due colori visibili alla mia vista.

Stesi.
Disordinatamente in fila, senza alcuna attesa.
Inconsapevolmente vicini, senza alcuna pretesa.

I loro colli, appena appena annodati l’un con l’altro, quasi con forza, per farli combaciare come due pezzi sbagliati di un puzzle; i loro corpi fintamente intrecciati, per il desiderio e la paura della futilità.

Tutto più spontaneo di questo.

I loro volti che sanno, le loro parole che nascondono, i loro gesti che rivelano le evidenze.

E le guance. Innamorate s’accarezzano e si graffiano e si baciano e si pizzicano e si massaggiano e si molestano. E si annusano. Si annusano.

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